BAMBINI E DESTINI
Il sole che abbraccia le culle al mattino
e fa ricordare le fiabe al bambino,
illumina un mondo che dolce ti avvolge,
son le braccia accoglienti di chi ti protegge.

Per una vita che nasce sicura, la paura diventa avventura.
Per una vita che nasce sicura, la paura diventa avventura.

La pioggia che cade nei giorni più neri
rabbuia le menti e devia i pensieri,
dilaga in un mondo che sporco ti vizia,
son le braccia vogliose di chi ti sevizia.

Per una vita che si fa dura, l'avventura diventa paura.
Per una vita che si fa dura, l'avventura diventa paura.

Il vento del Dio che muove le cose
porta il bene all'oblio in genti bramose,
e soffia nel mondo di gente distrutta,
son le braccia arraffanti di chi ti sfrutta.
Per una vita piegata allo scopo, il gioco è in un cerchio di fuoco.
Per una vita piegata allo scopo, il gioco è in un cerchio di fuoco.

La nebbia che avvolge i destini più tristi
porta il buio nel cuore e rende egoisti,
offusca un mondo di gente allo sbando
nutrita dal sangue di contrabbando.

Per una vita durata uno sputo, l'uomo diventa un rifiuto.
Per una vita durata uno sputo, l'uomo diventa un rifiuto.

I bambini del mondo son tutti tuo figlio
sono solo una vita che aspetta consiglio,
sono occhi che guardano pieni d'ingegno
sono goccie di brina sul terzo millennio.

Per una vita che nasce sicura, la paura diventa avventura.
Per una vita che nasce sicura, la paura diventa avventura.






























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samar
SAMAR
Sono sola a guardare, a guardare il sole
passare nella mia vita,
sbagliata di bambina comprata, venduta.
Mio padre Abdul per il proprio onore
ha venduto il suo fiore,
fiore di gioventù morto di schiavitù.

Abdul tu che mastichi qat,
per quel vizio elegante, hai venduto Samar
Abdul hai saldato il tuo conto
e lo sposo è contento ma di me che sarà.
Samar, dietro al chador, Samar, dietro al chador.

Vorrei solo volare, inseguire la luna,
fuggire un sovrano
che sporca nasconde la ruvida mano.
Penso che un uomo ha peccato con Dio
per piacere a sé stesso
per far prevalere un unico sesso.
Abdul tu che sei il padre mio,
compri ancora il tuo qat, e non pensi a Samar.
Abdul tu che ossequi la legge,
rispetti l'amico, ma di me che sarà
Samar, dietro al chador, Samar, dietro al chador.

Samar nome di donna in silenzio ho voglia
però devo rispetto
e cedo il mio corpo al mio turno nel letto.
L'uomo chiede ed ottiene e placa i suoi ardori,
l'uomo delle mie pene
mentre ascolto soltanto sfregar le catene.

Abdul tra i chador dentro al suk,
hai incontrato due occhi, era forse Samar.
Abdul hai voltato lo sguardo
sopra un bel jambiyah, lei non era Samar.
Samar, dietro al chador, Samar, dietro al chador.


























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